Farmaci equivalenti e farmaci originali: il confronto
È capitato a chiunque di andare in farmacia e dover rispondere ad una precisa domanda del farmacista: «Vuole il farmaco originale o va bene anche un farmaco equivalente?». Un interrogativo a cui, talvolta, facciamo fatica a rispondere. Un’incertezza dovuta alla mancata consapevolezza delle differenze che distinguono un farmaco originale da uno equivalente.
Grazie all’aiuto della dottoressa Mafalda (vedi video in basso), vogliamo fare un po’ di chiarezza sull’argomento ed aiutarvi ad effettuare una scelta consapevole al momento dell’acquisto.
Farmaci equivalenti: le domande più frequenti
Cosa sono i farmaci equivalenti, detti anche generici?
I farmaci equivalenti sono farmaci che presentano lo stesso principio attivo e la stessa concentrazione di quelli originali, ovvero quelli protetti da brevetto. Inoltre, anche la forma farmaceutica e l’indicazione terapeutica sono identiche tra i due farmaci. Questi aspetti rendono il farmaco equivalente e quello originale, quindi, assolutamente sovrapponibili.
Allora i farmaci equivalenti e quelli originale sono la stessa cosa?
La risposta è no. I farmaci generici, infatti, possono presentare degli eccipienti diversi rispetto ai farmaci originali. Inoltre, anche le tecniche farmaceutiche impiegate per la produzione possono essere diverse tra i due prodotti. Tuttavia, somministrare un farmaco originale o uno equivalente, nella stessa modalità e con la stessa posologia, conduce allo stesso risultato in termini di efficacia e sicurezza.
Come mai i farmaci originali costano di più rispetto ai farmaci equivalenti?
Il prezzo di vendita di un farmaco originale, oltre al costo di produzione, comprende anche i costi che l’azienda produttrice ha dovuto sostenere per la ricerca, il brevetto e l’immissione sul mercato del prodotto. Alla scadenza del brevetto del farmaco originale, una qualsiasi altra azienda può produrre quello stesso farmaco senza dover sostenere i costi succitati. Questa la fondamentale differenza che contribuisce a rendere i farmaci originali più costosi rispetto ai farmaci equivalenti.
In conclusione, quindi, affidarsi ad un farmaco equivalente non rappresenta una scelta di ripiego. Il minor prezzo, infatti, non si traduce in minore qualità ed efficacia.
Guarda il video